Nato a Torino nel 1966, Paolo Verri si laurea nel 1990 all’Università Cattolica di Milano con una tesi in Teoria e tecnica delle Comunicazione Sociali con il professor Gianfranco Bettetini. Nello stesso 1990 insegna semiotica dei media presso l’Istituto Superiore di Comunicazione di Milano, cattedra che mantiene fin al 1993.

Dal 1993 al 1997 dirige il Salone del Libro di Torino, lanciando anche i progetti Umbria Libri e Parole & Note e fondando il primo Salone della Musica. Nel 1998 viene chiamato ad occuparsi di promozione del libro dall’Associazione Italiana Editori di cui è direttore della comunicazione per due anni, nel corso dei quali progetta e lancia la famosa trasmissione televisiva “Per un pugno di libri” ideata insieme a Paolo Taggi.

Dal 1999 si occupa di città e sviluppo urbano: come direttore del piano strategico della città di Torino dal 2000 al 2006, costruisce il progetto di partecipazione di oltre 2000 rappresentanti di circa 300 soggetti urbani con i quali si dà vita all’Associazione per la promozione della città di Torino e della sua area metropolitana, denominata Torino Internazionale. Grazie al metodo della selezione partecipata delle priorità, l’Associazione costruisce il primo piano di sviluppo partecipato di una città italiana, sul modello di Barcellona, Glasgow e Lione.

Dal 2004 alla carica di direttore di Torino Internazionale somma la direzione della Fondazione Atrium che al il compito specifico di costruire la partecipazione dei cittadini alla costruzione degli eventi connessi alla XX Olimpiadi invernali che si svolgono a Torino nel 2006.

Nel 2005 è stato parte del gruppo di lavoro dedicato alla riconversione e ripresa della città mono-industriali di The German Marshall Fund lavorando con le città di Pittsburgh, Cleveland e Washington.

Come manager di processi partecipativi utili allo sviluppo urbano, tra il 2008 e il 2010 è stato consulente del piano strategico di Rimini, del piano strategico di Alghero e di quello di Olbia.

Dal 2007 al 2011 è stato direttore di Italia 150, il Comitato per il 150° dell’Unità d’Italia, sviluppando un programma incentrato soprattutto sul futuro del Paese.

Tra il 2008 e il 2010 ha collaboratore con l’OCSE per la redazione di una serie di analisi dedicate alla città e ai grandi eventi.

Dal 2011 lavora a Matera dove ha ideato e diretto la candidatura vincente della città a capitale europea della cultura per il 2019. Il titolo, secondo la Commissione Europea, è stato ottenuto per la visionarietà del progetto, per la straordinaria partecipazione dei cittadini al medesimo e alla grande capacità manageriale del gruppo di lavoro preposto alla candidatura.

Nel 2014 collabora con la World Bank per la preparazione dei Giochi Olimpici di Rio 2016. Nel 2017 è stato docente alla Skolkovo University di Mosca, collaborando con il Governo per la riconversione delle città monoculturali, cioè il cui sviluppo è legato a un unico tipo di industria; nello stesso anno.

È stato direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019. Una delle immagini che Verri ama ricordare del grande evento, è il momento dell’incontro, sul palco della cerimonia di chiusura, con il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, introdotto da Verri con un discorso legato